Ho ascoltato l’intervista che Alessandro Baricco, come sempre acuto osservatore del nostro tempo, ha rilasciato alla trasmissione radiofonica di Marco Montemagno e ho rinvenuto alcuni interessanti spunti di riflessione, attorno alla nuova didattica, alle nuove forme d’interazione sociale, alla cultura e all’editoria del prima e dopo emergenza Coronavirus, ed in particolare:
1) una riflessione sul rapporto fra realtà e racconto della realtà, fra il fatto concreto e la narrazione di esso, il cosiddetto storytelling;
2) l’importanza di una forma di intelligenza, tipica della rivoluzione digitale, necessaria per uscire dall’emergenza, e fondata appunto su una capacità di reagire con rapidità, cambiando drasticamente traiettoria, ben diversa dal sistema di risoluzione dei problemi novecentesco;
3) la funzionalità della nuova didattica, leggera, pratica, libera, fondata sulla video lezione, a cui non si può tuttavia sovrapporre in modo ottuso il sistema della lezione frontale personale, con un assurdo copia-incolla, imponendo ad esempio 5 ore di video lezione agli studenti (e agli insegnanti), ma reimpostando un metodo più efficace ed intensivo di sviluppare gli argomenti;
4) il valore prezioso di questa fase di immobilismo, per certi aspetti più serena (una quotidianità deliziosa), in cui abbiamo la possibilità di vedere noi stessi dall’esterno, osservando ad esempio la follia della nostra agenda prima della quarantena e riflettendo sulla frenesia dei ritmi a cui eravamo sottoposti, sul cumulo e densità di impegni che eravamo abituati a reggere, sull’eccessiva attenzione che ponevamo su superficiali beni voluttuari, quindi la speranza di uscire con una umanità più adulta;
5) allo stesso tempo, una riflessione sulla sofferenza del momento, sulla fatica psichica e sulla difficoltà a trovare l’energia e l’ispirazione per scrivere, quasi ci fosse un ronzio fastidioso, una sorta di nebbia frustrante dovuta all’impressione di prigionia, che viene da fuori, che ti impedisce di trovare la concentrazione.
Non è detto che le idee di Baricco siano condivisibili.
Tuttavia, credo siano stimolanti. Ve le sottopongo.
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